Durante l’evento organizzato con CDO Como è intervenuta Antonella Gerardi Tributarista Studio Lexa, il suo intervento è stato incentrato sui vari tipi di crisi che possono stravolgere la vita di un’azienda. Questi alcuni passaggi dell’intervento:
“La crisi aziendale può essere definita come uno stato di grave instabilità che si origina quando si verificano rilevanti perdite economiche e di valore del capitale, che causano conseguenti forti squilibri nei flussi finanziari, la caduta della capacità di credito per perdita di fiducia da parte dei clienti, dei fornitori, del personale, della comunità finanziaria in generale, e, infine, l’insolvenza, ovvero l’incapacità di far fronte regolarmente ai pagamenti in scadenza, che porta allo squilibrio patrimoniale definitivo.
La crisi aziendale può essere determinata anche da motivi di inefficienza, quando uno o più settori dell’attività aziendale operano con rendimenti e quindi con costi non in linea con quelli dei concorrenti. L’area nella quale l’inefficienza si manifesta con più evidenza è quella produttiva, e le ragioni possono essere la presenza di fattori produttivi in tutto o in parte obsoleti, la scarsa capacità o lo scarso impegno del personale, l’utilizzo di tecnologie non aggiornate, elevati scarti di produzione, e così via.
Ci sono diverse tipologie di crisi aziendale, tra cui la crisi da sovracapacità/rigidità produttiva, la crisi da decadimento di prodotti, la crisi da squilibrio finanziario patrimoniale e la crisi da carenza di programmazione/innovazione. Ciascuna di queste tipologie di crisi può manifestarsi in modo diverso e può avere conseguenze diverse per l’azienda. Ad esempio, la crisi da sovracapacità/rigidità produttiva può essere causata da un eccesso di capacità produttiva rispetto alle possibilità di collocamento sul mercato, mentre la crisi da decadimento di prodotti può essere causata dalla riduzione dei margini positivi tra prezzi e costi al di sotto del limite necessario per la copertura dei costi fissi o comuni.
In generale, la crisi aziendale può portare a diverse manifestazioni, tra cui la riduzione dei margini di guadagno, la riduzione del volume di affari, la riduzione della quota di mercato, la perdita di credito da parte dei fornitori e dei clienti, la riduzione del valore degli investimenti e così via. È importante per le aziende riconoscere i segnali di crisi e intervenire tempestivamente per evitare il dissesto patrimoniale”.